domingo, 18 de enero de 2015

QUAL È LA REGIONE PIÙ POPOLOSA D'ITALIA?


La regione più popolosa d'Italia è la Lombardia, con 9.826.141 abitanti. La popolazione lombarda costituisce circa il 16% della popolazione nazionale ed è fortemente concentrata nella fascia dell'alta pianura e pedemontana: in particolar modo nelle province di Milano, Brescia, Bergamo, Varese, Como, Lecco, Monza e Brianza. La Lombardia è anche la regione col più alto tasso di presenza straniera: quasi un quarto di tutti gli stranieri residenti in Italia.

Classifica delle regioni italiane

(in ordine decrescente di popolazione)
#RegioneCapoluogoPopolazione (abitanti)
1LombardiaMilano9.826.141
2CampaniaNapoli5.824.662
3LazioRoma5.681.868
4SiciliaPalermo5.042.992
5VenetoVenezia4.912.438
6PiemonteTorino4.446.230
7Emilia-RomagnaBologna4.395.569
8PugliaBari4.084.035
9ToscanaFirenze3.730.130
10CalabriaCatanzaro2.009.330
11SardegnaCagliari1.672.404
12LiguriaGenova1.615.986
13MarcheAncona1.559.542
14AbruzzoL'Aquila1.338.898
15Friuli-Venezia GiuliaTrieste1.234.079
16Trentino-Alto AdigeTrento1.028.260
17UmbriaPerugia900.790
18BasilicataPotenza588.879
19MoliseCampobasso320.229
20Valle D'AostaAosta127.866

QUAL È IL LAGO PIÙ GRANDE D'ITALIA?


Il lago più grande d'Italia è il Lago di Garda, o Benaco, con una superficie di 370 km². Si trova tra Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. Prende il nome dall'omonima cittadina sulla sponda veronese del lago. Ha un bacino idrografico (2290 km²) piuttosto limitato rispetto alla superficie lacustre. I fiumi immissari sono 25, di cui il principale è il Sarca, mentre l'emissario è uno solo: il fiume Mincio. Nel lago ci sono cinque isole: le più grandi sono l'Isola del Garda e l'Isola di San Biagio, detta anche "dei Conigli", raggiungibile a piedi nei periodi di secca.
Il secondo lago più grande d'Italia è il Lago Maggiore mentre il terzo è il Lago di Como, che detiene però il primato di lago più profondo d'Italia. Citazione necessaria per il Lago di Bolsena, il più grande lago di origine vulcanica d'Italia e d'Europa.

Classifica dei 15 laghi più grandi d'Italia

(in ordine decrescente di superficie - esclusi i laghi artificiali)
#LagoRegioneSuperficie (km²)
1Lago di Garda (Benaco)Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige370
2Lago Maggiore (Verbano)Piemonte, Lombardia, Svizzera212
3Lago di Como (Lario)Lombardia145
4Lago TrasimenoUmbria128
5Lago di BolsenaLazio113,5
6Lago d'Iseo (Sebino)Lombardia65,3
7Lago di VaranoPuglia60,5
8Lago di BraccianoLazio57,5
9Lago di LesinaPuglia51,4
10Lago di Lugano (Ceresio)Svizzera, Lombardia48,7
11Lago d'Orta (Cusio)Piemonte18,2
12Lago di VareseLombardia15
13Lago di VicoLazio13
14Lago d'IdroLombardia, Trentino-Alto Adige10,9
15Lago di Santa CroceVeneto7,8

QUAL È LA REGIONE PIÙ GRANDE D'ITALIA?


La regione più grande d'Italia è la Sicilia, con una superficie di 25.711 km². La Regione Sicilia è costituita, oltre che dall'Isola Sicilia (che con 25.426 km² è la più grande isola italiana), dall'arcipelago delle Eolie (Lipari) e Ustica a Nord, quello delle Egadi ad Ovest nonché le Pelagie e altre isole minori a Sud. Si tratta dell'unica regione italiana ad annoverare due fra le dieci città più popolose del paese: Palermo (quinta) e Catania (decima).
La seconda regione più grande d'Italia è il Piemonte, che occupa un'area di 25.402 km². La terza è invece l'altra regione insulare: la Sardegna.

Classifica delle regioni italiane

(in ordine decrescente di superficie)
#RegioneCapoluogoSuperficie (km²)
1SiciliaPalermo25.711
2PiemonteTorino25.402
3SardegnaCagliari24.090
4LombardiaMilano23.863
5ToscanaFirenze22.994
6Emilia-RomagnaBologna22.446
7PugliaBari19.358
8VenetoVenezia18.399
9LazioRoma17.236
10CalabriaCatanzaro15.081
11Trentino-Alto AdigeTrento13.607
12CampaniaNapoli13.590
13AbruzzoL'Aquila10.763
14BasilicataPotenza9.995
15MarcheAncona9.366
16UmbriaPerugia8.456
17Friuli-Venezia GiuliaTrieste7.858
18LiguriaGenova5.422
19MoliseCampobasso4.438
20Valle d'AostaAosta3.263

PERCHÉ I PIANETI HANNO I NOMI DELLE DIVINITÀ ROMANE?


L'idea di assegnare ai pianeti i nomi delle divinità venne prima aibabilonesi e successivamente ai greci. Questi ultimi, associarono i pianeti agli dèi confrontando le caratteristiche peculiari delle divinità dell'Olimpo con quelle che riuscivano ad osservare guardando gli astri nel cielo. Così al pianeta che si muove più velocemente, Mercurio, venne attribuito il nome del messaggero degli dèi (Hermes); al pianeta più luminoso, Venere, quello della dèa della bellezza (Afrodite); Marte, pianeta rosso, sanguinario, diventò il dio della guerra (Ares); Giove, anch'esso luminosissimo e maestosamente lento, fu paragonato a Zeus, il padre degli dèi; infine Saturno che impiega un tempo lunghissimo a fare un giro dell'orbita, fu associato al dio del tempo (Cronos).
Successivamente i Romani adottarono le stesse convenzioni e l'influenza dell'Impero Romano prima e della Chiesa Cattolica poi ha portato all'adozione dei nomi latini.
Urano e Nettuno, sconosciuti a greci e romani, vennero scoperti solamente in epoca moderna: Urano nel 1781 e Nettuno nel 1846. Furono battezzati così dalla comunità internazionale per proseguire nella tradizione.

PERCHÉ SI DICE 'INFINOCCHIARE'?


Il verbo infinocchiare si utilizza come sinonimo di raggirare, imbrogliare, ingannare. Il termine deriva chiaramente da finocchio, ma per quale motivo ha assunto nel tempo questo significato?
Il motivo va ricercato in una peculiarità del finocchio: se consumato crudo, la sua aromaticità è in grado di alterare i sapori. In particolar modo maschera il sentore di aceto che può assumere il vino se è di scarsa qualità o è mal conservato.
Proprio per questo motivo gli osti di una volta, per rifilare vino inacidito agli avventori del proprio locale, servivano antipasti a base di finocchio. In questo modo i clienti, con la bocca alterata dal gusto del finocchio, non si accorgevano del bidone che gli veniva rifilato e bevevano senza lamentarsi. Venivano quindi "infinocchiati".

QUALI SONO STATE LE CAPITALI D'ITALIA?


La capitale d'Italia non è sempre stata Roma. Dal 17 marzo del 1861, giorno della proclamazione del Regno d'Italia, ad oggi, la capitale è cambiata più volte. Alla guida del Paese si sono succedute nel tempocinque diverse città.
La prima in ordine cronologico è stata Torino, già capitale del Regno di Sardegna, proclamata capitale del nuovo Stato nonostante già il 17 marzo 1861 fosse stata indicata Roma come "capitale morale". Roma e buona parte del Lazio infatti costituivano ancora lo Stato della Chiesa, sotto la sovranità papale e la protezione delle truppe francesi di Napoleone III.
L'Italia, per ottenere il ritiro delle truppe francesi dallo Stato Pontificio, il 15 settembre 1864 stipulò con la Francia la Convenzione di settembre, nella quale si impegnava a non invadere Roma e a proteggere il Papa in caso di attacchi esterni. In cambio, la Francia chiese di proclamare una nuova capitale d'Italia per dimostrare la fine dell'interesse verso Roma. Venne scelta Firenze, che fu capitale del Regno d'Italia a partire dal 1865.
Il 1º settembre del 1870, Napoleone III fu sconfitto e imprigionato dai prussiami a Sedan e in Francia venne proclamata la Terza Repubblica. In questo modo caddero i vincoli imposti dalla Convenzione di settembre e le truppe italiane partirono alla conquista di Roma, culminata con la famosa Breccia di Porta Pia del 20 settembre 1870. Pochi mesi dopo, il 1º luglio 1871, Roma venne proclamata capitale d'Italia.
Da allora ci furono due brevi periodi nei quali la capitale fu trasferita altrove, entrambi durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra il settembre 1943 e il febbraio 1944, dopo l'armistizio con gli Alleati e la fuga di Vittorio Emanuele III da Roma, la città di Brindisi offrì rifugio all'intera dinastia Savoia e ai vertici militari diventando a tutti gli effetti capitale d'Italia.
Dal febbraio 1944 e fino alla liberazione di Roma (inizio giugno 1944) la capitale fu invece Salerno, dove si trasferirono la famiglia reale e il governo, dopo lo sbarco degli Alleati.
E' curioso notare che la città di Roma ha ottenuto il riconoscimento costituzionale dello status di capitale soltanto nel 2001 con la riforma del Titolo V della Costituzione italiana.

QUAL È LA PROVINCIA PIÙ PICCOLA D'ITALIA?


La provincia più piccola d'Italia è quella di Trieste, con una superficie di 212 km². Divenne tale dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando i territori dell'Istria e del Carso furono ceduti alla Jugoslavia. Si tratta anche della provincia con meno comuni, soltanto sei.

Classifica delle 30 province più piccole d'Italia

(in ordine crescente di superficie)
#ProvinciaRegioneSuperficie (km²)
1TriesteFriuli-Venezia Giulia212
2Monza e BrianzaLombardia364
3PratoToscana365
4GoriziaFriuli-Venezia Giulia466
5LodiLombardia782
6LeccoLombardia816
7FermoMarche860
8RiminiEmilia-Romagna864
9La SpeziaLiguria882
10BiellaPiemonte913
11PistoiaToscana965
12Vibo ValentiaCalabria1.139
13ImperiaLiguria1.156
14Massa-CarraraToscana1.156
15NapoliCampania1.171
16VareseLombardia1.199
17LivornoToscana1.211
18PescaraAbruzzo1.224
19Ascoli PicenoMarche1.228
20ComoLombardia1.288
21NovaraPiemonte1.339
22Carbonia-IglesiasSardegna1.495
23AstiPiemonte1.511
24Medio CampidanoSardegna1.516
25IserniaMolise1.529
26Barletta-Andria-TraniPuglia1.539
27SavonaLiguria1.545
28RagusaSicilia1.614
29MilanoLombardia1.620
30CrotoneCalabria1.716